CADORNA, DE CORATO: ARRESTATE DUE DONNE PER FURTO, SONO SEMPRE BOSNIACHE E IN POCHE ORE ESCONO O VAN
“Ancora bosniache, ancora furti, ancora metropolitane o stazioni: lo schema si ripete sempre uguale e sempre più spesso e queste donne non vengono mai tenute in carcere, ma liberate poche ore dopo.
ALTRI CASI - Ieri sono state arrestate due bosniache che hanno derubato una 31enne cinese presso la fermata della metropolitana di Cadorna. Solo contando i casi simili più eclatanti del 2017, se ne contano a decine. Possiamo citare il turista giapponese a cui due bosniache hanno preso 1 milione di Yen il 4 maggio. Un mese prima, in pieno Salone del Mobile, alla fermata della metro di Buonarroti una banda di 10 nomadi ha accerchiato un turista cinese e lo ha derubato di tutti i soldi che aveva; la Polmetro ha assistito alla scena ed è riuscita ad arrestare una bosniaca di 26 anni e le sue nove complici domiciliate presso il campo di Baranzate. A gennaio quattro donne nomadi, con precedenti, sono state fermate mentre cercavano di rubare quattro epilatori in un supermercato.
LIBERATE IN POCHE ORE O AI DOMICILIARI NEL CAMPI NOMADI - E questo solo per citare le bosniache colte sul fatto e non quelle che la fanno franca. Purtroppo però agli arresti non fa seguito il carcere, così queste persone si ritrovano libere dopo poche ore, o al massimo ai domicliari nei campi, da dove però escono ed entrano a piacimento. Come la donna nomade fermata lo scorso anno a Milano: doveva già scontare 17 anni di carcere per accumulo di pene, ma era nella metropolitana Centrale come se nulla fosse. In questo modo avremo sempre queste persone in giro per stazioni e mezzanini a scippare milanesi e turisti”.