BUSTO ARSIZIO, DE CORATO : AUTISTA BUS AGGREDITO. AZIENDE TPL LOMBARDE PER MAGGIORE TUTELA DIANO A
L’ennesimo episodio di violenza ai danni dell'autista di un autobus che si è verificato a Busto Arsizio conferma ancora una volta i pericoli, principalmente aggressioni, che ogni giorno il personale viaggiate dei mezzi pubblici è costretto ad affrontare. La violenza, portata a termine addirittura da ragazzi appena 15enni, rappresenta lo specchio di una società sempre più violenta che non esista a scagliarsi contro chi, limitandosi a fare il proprio lavoro, invita ad acquistare il biglietto per il viaggio. A inizi Novembre la Giunta Regionale ha approvato su mia proposta una delibera che prevede il riconoscimento, per tutto il personale viaggiante, della qualifica di Agente di Polizia Amministrativa, con tanto di tesserino e fascia distintiva, con l’intento di far comprendere meglio a quali conseguenze andrebbe incontro chiunque intenda aggredire o minacciare un controllore. L’articolo 337 del codice penale prevede, per esempio, la reclusione da sei mesi a cinque anni a chiunque usi violenza o minaccia per opporsi ad un pubblico ufficiale o ad un incaricato di un pubblico servizio mentre compie un atto di ufficio o di servizio, o a coloro che, richiesti, gli prestano assistenza. Questa misura, richiesta da molti autisti e controllori, però, vedo che ancora non è stata sposata pienamente dalle società del TPL lombarde. Invito quindi i gestori ad investire poche migliaia di euro per dare questo strumento “dissuasivo” al personale viaggiante. Oggi, come ho già fatto in passato in altre situazioni simili, esprimo la mia vicinanza al povero autista e constato amaramente come la gioventù sia sempre più allo sbando, al punto di salire completamente ubriaca su un mezzo pubblico, assalire un autista e porre resistenza a pubblici ufficiali.