SICUREZZA, DE CORATO: SECONDO ISTAT MILANO CITTA' MENO SICURA D'ITALIA CON 10.908 DELITTI OG
Ancora una volta Milano, secondo i dati Istat, vince la classifica di città con il tasso di delittuosità più alto di Italia, addirittura 10.908 delitti ogni 100 mila abitanti, un record, che riconferma l'emergenza sicurezza, al quale ormai Sala e la sua Giunta sono abituati. Le città della Camorra e della Mafia, Napoli e Palermo, sono più sicure di Milano. Questo ennesimo schiaffo in tema di sicurezza alla città di Milano continuerà a essere minimizzato da Sala e dal Centro sinistra, che hanno dimostrato di essere molto più attenti ai temi dell’immigrazione. Tanto che il primo cittadino del capoluogo lombardo, in barba a questi dati, afferma che la città, senza gli immigrati, si fermerebbe.
A Milano sono presenti 262.521 stranieri regolari e quasi 49mila clandestini, mentre nell'intera regione sono rispettivamente 1.153.835 e 112 mila. Secondo i dati di Orim e Polis Lombardia, rapportando i crimini commessi da italiani e da stranieri (regolari) con le loro rispettive popolazioni il tasso di delittuosità di questi ultimi è 5,6 volte superiore rispetto a quello dei primi. Ovviamente bisogna tenere conto anche del fatto che in questo calcolo non sono considerati i reati commessi dai clandestini. Però, a detta del sindaco di Milano, senza questi ultimi la città si fermerebbe. Milano è una città violenta e le classifiche che la giudicherebbero città più vivibile in tema di servizi poco importano ai milanesi, ormai ostaggio della delinquenza. Una problematica, quella della sicurezza a Milano, che va affrontata come una propria e vera emergenza. Se il Capoluogo lombardo continua a guidare la classifica come città meno sicura d’Italia, vorrà dire qualcosa? Le responsabilità, è inutile dirlo, sono tutte politiche: 8 anni di governo del Centro Sinistra hanno trasformato le nostre periferie in fortini della malavita, i parchi e le vie della movida in supermercati a cielo aperto di sostanze stupefacenti. Viene da ridere amaramente leggendo il programma elettorale di Sala: alle pagine 4 e 120 scriveva “Milano capitale della Legalità” , ma la legalità che intendeva lui era quella delle procedure amministrative del “rispetto dei diritti civili di tutti i cittadini, minoranze comprese, perché Milano è una capitale rispettosa delle diversità da cui attinge le sue risorse culturali e civili”, nulla a che fare con quella chiamata “sicurezza urbana”.
Lo dichiara Riccardo De Corato, ex vicesindaco di Milano e Assessore a Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale di Regione Lombardia.