SICUREZZA, DE CORATO: BENE POLFER CON NUOVI ARRESTI IN STAZIONE CENTRALE. LA MEDIA DI UN REATO OG
- Riccardo De Corato
- 6 mag 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Nel fine settimana la Polfer ha arrestato a Milano Centrale un cittadino del Ciad per detenzione e spaccio di droga e due algerini per furto aggravato in concorso. Questa è la dimostrazione, ancora una volta, del fatto che gli scali ferroviari, come anche i treni, lombardi sono presi di mira da balordi, in particolare ladri e spacciatori. Da inizio anno l’area Duca D’Aosta, 4 Novembre e Luigi Di Savoia, ha registrato almeno 38 episodi di criminalità, uno ogni 72 ore , una zona che definirla calda è un eufemismo, rapine, scippi ,borseggi , spaccio, via vai di ricercate nomade intente a derubare i turisti… Cosa aspettiamo dichiararla zona Rossa? Prima dei giardinetti, degli alberi e del verde promessi da Sala e Maran ci vuole Polizia e Pulizia. Il Prefetto di Milano nei giorni scorsi l’aveva individuata come zona ad alto rischio quindi inserita in quelle zone antidegrado-antibalordi. Ringraziamo sicuramente la Polfer per l’ottimo lavoro svolto, grazie al quale tre delinquenti sono finiti in manette. Tuttavia, visti i numerosi episodi di violenza, rapine e aggressioni che avvengono quotidianamente sui treni e, insieme allo spaccio, nelle stazioni lombarde, è chiaro che 600 agenti Polfer per presidiare i 2500 km di linea ferroviaria sono insufficienti. Per questo, da più di un anno, chiediamo invano l'impiego dei soldati, che già sorvegliano a terra diverse stazioni, anche a bordo dei convogli delle linee maggiormente a rischio. Ogni giorno ricevo decine di segnalazioni dai pendolari che lamentano inciviltà e delinquenza da parte di alcuni viaggiatori. Esiste già una mappatura delle linee a maggior pericolosità. In base ai nostri rilevamenti, le tratte più critiche sono: Saronno-Seregno-Milano-Albairate, Lecco-Molteno-Monza-Milano, Mortara-Milano, Bergamo-Treviglio-Milano, Lecco-Carnate-Milano. Delle 422 stazioni ferroviarie lombarde, 302 sono di pertinenza di RFI (Gruppo Ferrovie dello Stato Italiano) e 120 in capo a Ferrovienord (Gruppo FNM), queste ultime tutte videosorvegliate. Torno a ribadire, dunque, che, per la sicurezza di pendolari e personale, è necessario l’impiego dei militari anche a bordo dei convogli: non sarà mai possibile contrastare i numerosi episodi di violenza che caratterizzano ormai le stazioni e parecchie linee della Lombardia, se chi ha il potere di farlo, continuerà a rimandare la decisione.
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