LEGITTIMA DIFESA, DE CORATO “INIZIATO ITER PROCEDURALE PER PAGARE SPESE LEGALI A FRANCESCO SICIGNANO
Francesco Sicignano, il pensionato di Vaprio d'Adda, che la notte del 20 ottobre del 2015, si ritrovò faccia a faccia nella cucina di casa sua con il ladro albanese Gjergi Gjonj, ha chiesto alla Regione in base articolo 21, comma 2, della legge regionale 24 giugno 2015, n. 17 (Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto della criminalità organizzata e per la promozione della cultura della legalità) il rimborso delle spese legali.
Sicignano quella notte fece fuoco e uccise il ladro che si era introdotto in casa sua. Venne indagato per omicidio colposo, poi addirittura per omicidio volontario. A Dicembre il giudice preliminare Teresa De Pascale lo ha prosciolto con formula piena: legittima difesa.
Oggi vive con la spada di Damocle di una condanna a morte proclamata dai genitori del ladro albanese, che come una fatwa hanno sentenziato al programma “Le Iene” che faranno di tutto per lavare con il sangue la morte di loro figlio, in base alla tradizione islamica arcaica del Kanun. Regione si appresta, dopo le verifiche istruttorie, le integrazioni e tutte le verifiche del caso per liquidare la somma delle spese legali che verranno quietanzate . Finito questo iter burocratico potremo liquidare la parcella dell’avvocato.
Questo sarà il secondo caso in cui Regione Lombardia, unica in Italia, pagherà le spese legali a chi si è difeso dall’accusa di eccesso colposo di legittima difesa.
Il primo fu Mario Cattaneo, 68 anni, l'oste di Casaletto Lodigiano che il 10 marzo del 2017, poco prima delle 3.30 di notte con un colpo partito dal suo fucile, dopo essere stato aggredito, ammazzò un ladro romeno di 32 anni che con tre complici si era introdotto nel suo locale.
Regione Lombardia e il mio assessorato sono e saranno sempre dalla parte di chi si difende da ladri e da rapinatori, per noi la priorità è difendere Abele e non Caino.