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MIGRANTI, DE CORATO: BENE DIMINUZIONE SBARCHI DEL -80,05%, MA NEI CENTRI DI ACCOGLIENZA IL NUMERO DI

Molto positivi i dati di Salvini sugli sbarchi di immigrati sulle nostre coste: aver chiuso i porti ha dato i suoi risultati! Tuttavia dobbiamo ancora lavorare su tutti gli immigrati presenti nei centri di accoglienza delle città, in particolar modo di quella di Milano.

Fino a qualche anno fa sembrava un problema insormontabile: eravamo obbligati ad aprire i porti o moralmente eravamo correi di non aiutare chi scappava da una guerra. Poi, viste le nazionalità dei richiedenti asilo, come, ad esempio, i marocchini, tunisini e nigeriani, si è iniziato a capire che si trattava di altro e non di persone in fuga da conflitti. I dati di oggi, finalmente, segnano per gli sbarchi un meno 80,05%, una percentuale sicuramente positiva. Adesso, rimane però il problema di tutti coloro che in questi anni sono sbarcati sulle nostre coste e che, nonostante il diniego di protezione, continuano a soggiornare illegalmente nel nostro Paese. Incrociando i dati ATS del 2018 con quelli della Prefettura di febbraio 2019 i numeri degli ospiti nelle strutture di accoglienza di Milano Città sono praticamente invariati. Come mai? Un buona notizia, visto che in passato eravamo abituati a vedere in numeri aumentare. Quello dell'accoglienza è un fenomeno che stenta a vedere una flessione per diversi motivi. Il primo è che i tempi per avere una risposta alla domanda di accoglienza sono troppo lunghi; il secondo sono gli immigrati rimpatriati nel nostro Paese da altri Stati Europei grazie allo sciagurato accordo di Dublino. Molti dei richiedenti asilo presenti sul nostro territorio delinquono. A dirlo sono i continui arresti della polizia nelle zone dello spaccio. Milano, al contrario di quello che vuole l’attuale maggioranza che la governa, deve saper dire basta ad un’accoglienza che per la città è stata solo un problema e che continuerà ad esserlo anche negli anni a venire. Non è una coincidenza se le piazze dello spaccio sono controllate dalla criminalità extracomunitaria. Ora, dopo la chiusura dei porti, aspettiamo nel più breve tempo possibile la chiusura dei centri di accoglienza, business delle cooperative.

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