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"CITTÀ ANCORA PIU’ INSICURA DEL 2013, QUANDO PERSINO CONSOLATO USA LANCIO’ AI PROPRI CONNAZIONALI.."

MILANO,GINECOLOGO SGOZZATO, DE CORATO: “CITTÀ ANCORA PIU’ INSICURA DEL 2013, QUANDO PERSINO CONSOLATO USA LANCIO’ AI PROPRI CONNAZIONALI ALLARME SICUREZZA. DA ALLORA NULLA E’ CAMBIATO: CSX E SALA HANNO SAPUTO FARE SOLO MARCE PRO IMMIGRATI”


Milano (21 dicembre 2020)- “L’omicidio del povero medico avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato u.s. nei pressi della Stazione Centrale di Milano, sembra non essere servito al sindaco Giuseppe Sala ed alla sua giunta per aprire gli occhi su quanto sia precaria la sicurezza in città.Sanno fare solo marce e pranzi pro immigrati come hanno fatto nei mesi scorsi al Parco Sempione e da Porta Volta”.

Afferma così l’ex vice Sindaco di Milano ed Assessore regionale alla sicurezza, immigrazione e polizia locale, Riccardo De Corato, in merito all’attuale situazione legata alla sicurezza nel capoluogo lombardo.

“Rapina o non rapina, la zona della Centrale è diventata uno dei luoghi più pericolosi della città, la zona franca, come ripeto da tempo, per delinquenti e sbandati, per lo più extracomunitari provenienti dall’Africa e clandestini. In questa zona risse, rapine, aggressioni e spaccio sono una triste consuetudine. I residenti e chi si trova a passare in via Benedetto Marcello, via Scarlatti, via Settembrini, Piazza Duca d’Aosta e limitrofe sono ormai letteralmente circondati da spacciatori e balordi. Qui vige la legge imposta dalla criminalità extracomunitaria, arrogante e violenta al punto da arrivare ad aggredire e a mostrare in segno di minaccia un taser al giornalista di Striscia la Notizia, Brumotti, impegnato con un servizio sulla droga. Sono molti i cittadini che mi domandano a cosa servano i due blindati della Polizia all’ingresso della stazione se poi a pochi metri da questi succede di tutto. Tempo fa, prima della pandemia, qualche blitz da parte delle forze dell’ordine sul piazzale davanti alla stazione veniva fatto. Mi chiedo perché non si sia continuato su quella linea. L’assassinio di due giorni fa ricorda quello del povero cameriere bengalese ucciso nel 2018 alla fine di una dura giornata di lavoro con una coltellata da due rapinatori marocchini che, meno di una settimana fa, si sono visti vergognosamente ridurre la pena. Non è possibile, anzi è vergognoso, che una zona che è il biglietto da visita della nostra città sia stata così abbandonata alla delinquenza straniera. Quanto accaduto sabato deve far aprire gli occhi a chi amministra la città e far finalmente ammettere loro che esiste un enorme problema legato alla sicurezza. Non a caso, a guidare da anni la classifica del Sole 24 Ore come città più insicura d’Italia è proprio Milano! Addirittura, nel 2013, quando sindaco del capoluogo lombardo era Giuliano Pisapia, l’ambasciata americana avvertì i propri connazionali della pericolosità di Milano. A distanza di 7 anni cosa è cambiato? Nulla!

Il centrosinistra, che governa la città da 10 anni ha una responsabilità politica per quanto accade. Il voler sempre nascondere il problema della sicurezza ha portato alla situazione attuale. Per i milanesi la sicurezza è fondamentale, più di piste ciclabili, delle piazze aperte o delle marce per l’immigrazione. Cosa aspetta ancora Palazzo Marino a darsi una mossa? Forse- conclude De Corato- di arrivare al punto in cui i cittadini, come ultimo, estremo e disperato tentativo, si organizzino da soli in comitati per fare ronde per garantire alla città la sicurezza?”

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