MILANO, PORTAFOGLI RUBATO SEN. CATTANEO, DE CORATO: “PRESA LA LADRA BOSNIACA CON PRECEDENTI E..."
MILANO, PORTAFOGLI RUBATO SEN. CATTANEO, DE CORATO: “PRESA LA LADRA BOSNIACA CON PRECEDENTI E INCINTA. BORSEGGIATRICI RECIDIVE DEVONO RESTARE DIETRO LE SBARRE, ALTRIMENTI LAVORO FF.OO E PL INUTILE. DA CSX NESSUNA SOLIDARIETA’ A SENATRICE”
Milano (26 gennaio 2022)- “Bosniaca di 37 anni, con precedenti analoghi, in stato di gravidanza e senza fissa dimora. Questa è la descrizione dell’autrice della rapina perpetrata ai danni della Senatrice a vita Cattaneo. Rapina per la quale, con rammarico, ho dovuto constatare la quasi assenza di solidarietà e vicinanza da parte del centrosinistra. Ringrazio la Polizia di Stato e il nucleo tutela trasporto pubblico della Polizia Locale, del quale finalmente oggi sentiamo parlare, per il lavoro di indagine che ha permesso di individuare la rapinatrice”, commenta con queste parole, l’assessore regionale alla sicurezza, immigrazione e polizia locale, Riccardo De Corato, il fermo della bosniaca borseggiatrice che lo scorso 19 gennaio aveva derubato in metropolitana la Senatrice a vita Elena Cattaneo.
“Va detto che di queste delinquenti nomadi provenienti dall’est Europa e, spesso, residenti in campi rom, le linee metropolitane della città ne sono piene. Queste sono, infatti, diventate il terreno di caccia di borseggiatrici, la maggior parte delle volte incinte per cercare, così, di evitare l’arresto. Persino l’inviato di Striscia la Notizia, Staffelli, le ha seguite e mostrate in azione. L’unico documento che accompagnava la 37enne era un biglietto autobus da Roma a Milano: non è la prima volta che queste ladre scelgono il capoluogo lombardo come luogo in cui delinquere.
È ora di dire basta a questa situazione: tutte queste delinquenti recidive devono restare dietro le sbarre. Non possono nel giro di poche ore o giorni essere rimesse subito in circolazione o, addirittura, come in questo caso, essere ‘deferite in stato di libertà’. Questa borseggiatrice sarà già sicuramente tornata all’opera sui mezzi di trasporto pubblico di Milano o Roma”, conclude De Corato.
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